lunedì 31 marzo 2014

Il mare

È una vita che non pubblico qualcosa, i miei problemi hanno influito negativamente sul mio umore e volevo che questo restasse un posto per i soli ricordi belli. Ora però ho qualcosa di così importante da dire da volerlo condividere con tutti, una cosa così insignificante, ma che per me ha un valore immenso.
Da oltre un anno ho lo stesso incubo ricorrente: passeggio sulla riva del mare, là dove sono cresciuta e dove ho vissuto i momenti più belli della mia infanzia; il mare è sabbioso e burrascoso, ma io sono lontana dalla riva. Poi all'improvviso ecco un'onda più grande delle altre che viene verso di me. Io scappo nella direzione opposta, ma non sono abbastanza veloce: l'onda mi travolge e il risucchio mi trascina verso il mare aperto; io cerco di aggrapparmi a qualcosa, qualsiasi cosa come meglio posso, ma la potenza dell'onda trascina con sè anche i sassi. Finalmente l'onda mi lascia andare e io ricomincio a scappare lontano dal mare prima che arrivi la prossima onda, ma comunque non riesco. Qui di solito mi sveglio, quando capisco di non poter sfuggire alla forza dell'onda e a quel mare torbido che vuole portarmi via. Stavo anche sviluppando una sorta di terrore nei confronti del mare, come se la scorsa estate, anche col mare calmissimo, potesse arrivare all'improvviso quest'onda gigante a partarmi via. L'ultima volta che ho fatto questo sogno è stato circa un mese fa e in quell'occasione il mare c'era riuscito davvero a portarmi al largo.
Due giorni fa ho sognato che stavo facendo il bagno, sempre sulla stessa spiaggia, sempre con lo stesso mare sabbioso, torbido. Me ne stavo dove l'acqua era bassa, tanto che per bagnarmi tutta dovevo stare seduta; all'improvviso la marea si alza, ma anzichè tentare di portarmi al largo o di affogarmi mi stava accompagnando dalla parte opposta. Quando la marea s'è ritirata mi sono ritrovata seduta sul parco giochi che sta addirittura oltre la strada, oltre la spiaggia, all'asciutto. La cosa strana è che non c'era erba ma sassi, come se fosse ancora la spiaggia, ma c'erano le altalene e le panchine del parchetto. Come dicevo all'inizio è una cosa da nulla, ma dopo aver sognato che il mare riusciva a portarmi via, quest'altro sogno, questo nuovo mare che lento e silenzioso mi porta al sicuro, ha dato una scossa al mio umore, una nota di positività in un periodo piuttosto buio.
È questo che voglio ricordare ora: un mare calmo che mi culla, che mi conforta, che capisce la mia paura e mi lascia andare piuttosto che farmi del male. Voglio ricordare questo mare.

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